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L'INIZIO DELLA DIVISIONE TRA CATTOLICI E PROTESTANTI:

LA RIFORMA PROTESTANTE

Verso la fine del XV secolo la Chiesa Cattolica, pur al culmine di una forte espansione delle arti del Rinascimento, che avevano reso Roma veramente splendente da un punto di vista esteriore, era caduta in basso, come mai prima d'allora, a causa delle ricchezze, del nepotismo (favoritismi fatti dall'alto clero ai propri parenti), della corruzione, dell'immoralità, della mondanità, del materialismo, degli abusi del sistema delle indulgenze, ecc.

Già nel XIV secolo alcuni membri della Chiesa di Roma, chiamati poi precursori della Riforma, cercarono di riportare la chiesa alla genuinità dei costumi dei primi cristiani, basata essenzialmente sugli insegnamenti evangelici. Tra questi possiamo ricordare:

John Wycliffe (1320-1380). Studiò ed insegnò ad Oxford. Egli proponeva di eliminare l'immoralità del clero, togliendogli tutti quei beni che erano alla base della corruzione, e di modellare la Chiesa secondo l'esempio del Nuovo Testamento. Tradusse la Bibbia in inglese per farla conoscere a tutti, infatti sosteneva che questa e non la Chiesa, fosse l'unica autorità per il credente in materia di verità di fede ed attaccò il dogma della transustanziazione. Affermò pure che il capo della Chiesa non poteva essere il papa, ma solo Gesù Cristo. Le sue idee furono diffuse dai Lollardi, che in seguito conobbero una durissima persecuzione.

Jan Huss (1369-1415). Rettore dell'università di Praga. Conobbe le idee dei Lollardi e le appoggiò, enfatizzò l'autorità delle Scritture e condannò il potere papale, la vendita delle indulgenze, gli abusi della Chiesa e la venerazione delle immagini. Fu condannato al rogo dal Concilio di Costanza.

Savonarola (1452-1498). Si batté per la riforma morale della Chiesa, che cercò di attuare con le sue predicazioni, ma questo gli costò l'impiccagione.

Erasmo da Rotterdam (1467-1526). Fu uno dei più grandi umanisti cristiani e una figura base per lo studio delle Sacre Scritture. Si oppose agli abusi della Chiesa romana ed espresse in satira il suo malcontento verso i mali della gerarchia sacerdotale e monastica nel libro Elogio della pazzia. Trovò il testo originale greco del Nuovo Testamento e lo rese disponibile agli studiosi dell'epoca. Riteneva i chierici degli insegnanti, ma non dei dispensatori della grazia divina e screditò la funzione della confessione come sacramento. Comunque egli desiderava solo una riforma interna della Chiesa e non uno scisma.

Il rifiuto da parte della Chiesa di Roma di accettare qualsiasi tipo di riforma, segnò la rottura che portò alla riforma protestante. Tra le altre cause vi furono i cambiamenti con le conoscenze geografiche, la scoperta di nuove terre, i cambiamenti politici col sorgere degli stati nazionali che gradivano Chiese locali più indipendenti, i cambiamenti economici che introdussero una nuova favorevole epoca commerciale, i cambiamenti sociali che accettavano i passaggi di classe e i cambiamenti intellettuali che chiedevano un confronto tra Chiesa medioevale e nuovo testamento.


LUTERO E LA RIFORMA IN GERMANIA

Martin Lutero nacque in Germania nel 1483, entrato per adempiere ad un voto in un monastero agostiniano, divenne presto insegnante di Teologia. Inviato a Roma per affari dell'ordine, venne a contatto con la corruzione, il lusso della Chiesa romana, ecc. quando tornò in patria si scontrò con lo scandalo della vendita delle indulgenze e si rese conto del bisogno di una riforma. Trasferito a Wittenberg nel 1512 divenne professore di Antico e Nuovo Testamento e sviluppò l'idea che solo la Bibbia fosse degna di avere la vera autorità. Insegnò sui Salmi, sulla Lettere ai Romani, ai Galati, agli Ebrei. In particolare fu convinto che solo la fede in Cristo potesse renderci giusti grazie a questo versetto biblico:

"?…poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è scritto: 'Il giusto per fede vivrà". Romani 1:17

Da allora i punti principali del suo sistema teologico divennero la giustificazione per fede e il "sola scriptura", l'idea cioè che l'unica autorità per i peccatori alla ricerca della salvezza fossero le Scritture.

Il 31 ottobre 1517 Lutero appese alla porta della chiesa del castello di Wittenberg le sue novantacinque tesi con cui condannava gli abusi del sistema delle indulgenze e si dichiarava pronto ad un confronto. In seguito Lutero pubblicò tre libretti, che ebbero una grande diffusione essendo stata inventata la macchina da stampa. In esse egli condannava la gerarchia nella Chiesa, metteva in dubbio i sacramenti come mezzi di grazia ed affermava il sacerdozio universale dei credenti conseguente alla fede personale in Cristo. Un valido aiuto di Lutero fu Melantone, professore di greco, che divenne il teologo della Riforma.

Nel giugno del 1520 il papa Leone X emanò la bolla Exurge Domine che portò alla scomunica di Lutero, ma Lutero la bruciò. Carlo V, il nuovo imperatore convocò una dieta imperiale perché Lutero rispondesse delle sue teorie, ma lui fu irremovibile e fu emesso un editto che ordinava la sua consegna alle autorità. Per salvarlo il principe di Sassonia lo fece però condurre al sicuro nel castello di Wartburg, dove poté tradurre in tedesco il Nuovo Testamento, valendosi dell'edizione greca di Erasmo. Alla dieta di Spira del 1526 i principi seguaci di Lutero ottennero di seguire la fede prescelta e poterono instaurarla nel loro stato, consentendo così il diffondersi della riforma.

Tra le principali differenze con la Chiesa di Roma possiamo segnalare:

  1. La negazione luterana della redenzione ottenibile dalle opere.
  2. La negazione della dottrina cattolica della transustanziazione. Lutero credeva infatti nella consustanziazione, secondo la quale la sostanza del pane e del vino rimanevano invariate, ma con la consacrazione vi si aggiungeva la presenza reale di Cristo.
  3. Lutero riconobbe solo tre sacramenti: battesimo, confessione, eucaristia.
  4. Lutero aboliva la veridicità del dogma del purgatorio.

ESPANSIONE DELLA RIFORMA IN EUROPA

La Riforma si sviluppò in Svizzera ad opera di Zwingli, cappellano e parroco di Einsiedeln e grande umanista. Egli sottolineò la salvezza per fede, l'autorità della Bibbia, il matrimonio per i preti, eliminò immagini e reliquie e abolì la messa, gli altari e le processioni. Definì l'eucaristia come una sola commemorazione simbolica del sacrificio di Gesù. Le dottrine di Zwingli furono elaborate da Calvino che partiva dalla assoluta sovranità di Dio e dalla totale depravazione dell'uomo.

Calvino insegnava che la salvezza è il frutto della predestinazione, secondo cui Dio avrebbe predestinato alcuni alla salvezza ed altri alla dannazione. La fede riformata si è diffusa anche in Ungheria, in Olanda, in Scandinavia, in Irlanda. In Inghilterra, sotto il regno di Enrico VIII, la Riforma ebbe inizio quando il papa non concesse al re di divorziare da Caterina d'Aragona, poiché si trovava sotto il controllo di Carlo V di Spagna nipote di Caterina. Enrico VIII costrinse allora il clero inglese a sottomettersi a lui dando inizio così alla Chiesa Anglicana.

Tale termine non designa una Chiesa riformata, bensì la Chiesa d'Inghilterra, distaccatasi da Roma.



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